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Analisi degli effetti del Geocomposito C.B. sulla crescita delle radici

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Analisi degli effetti del Geocomposito C.B. sulla crescita delle radici.

1. Introduzione | Ci è stato chiesto di valutare se il tessuto Geocomposito Copper Barrier contenente rame, fosse efficace nell'inibizione della crescita delle radici, in particolare rispetto alla Reynoutria japonica (Poligono asiatico).
In tal caso, ci è stato chiesto di indagare sul meccanismo con cui Geocomposito C.B. influenza la crescita delle radici.

2. Il Geocomposito Copper Barrier inibisce la crescita delle radici? Per verificare se il Geocomposito C.b. inibisse la crescita delle radici, abbiamo utilizzato una serie di approcci e specie di piante differenti.

Coltura sterile: Inizialmente ci siamo concentrati su esperimenti che sfruttassero le colture sterili.
Questo ci ha permesso di visualizzare direttamente gli effetti del Geocomposito C.B. sulla crescita delle radici. Abbiamo usato la specie vegetale Arabidopsis thaliana per questi esperimenti.

Una striscia di Geocomposito C.B. incorporata in un piastra di agar crea una “zona di inibizione” attorno ad essa. Le radici crescono verso questa zona, ma cessano ad una distanza di circa 1-1,5 cm dallo strato del Geocomposito C.B.

Abbiamo confrontato la crescita delle radici di piantine di Arabidopsis thaliana a distanze progressivamente più vicine ad una barriera costituita dal Geocomposito C.B. (da 40 mm a 10 mm) a 14 giorni. Le piantine che si trovano più vicine al Geocomposito C.B. sono rachitiche e gialle.

La distanza di arresto delle radici di Arabidopsis thaliana piantate a varie distanze dal Geocomposito C.B. (asse-x). Le misurazioni dello spazio tra la punta della radice e lo strato Geocomposito C.B. sono state effettuate dopo 14 giorni. I dati sono la distanza media (n = 16-24 piantine), le barre nere indicano l’errore standard della media.

La zona di inibizione è quindi generalmente profonda 10-15 mm, fatta eccezione per le piantine piantate molto vicine al Geocomposito C.B. Le piantine che sono state piantate vicine alla barriera del Geocomposito C.B. sono gialle e non crescono correttamente. Le piantine piantate più lontano
non soffrono di questi sintomi.

Ciò suggerisce che il Geocomposito C.B. potrebbe avere una forte tossicità locale per le piante. Inoltre abbiamo rimosso il foglio di rame da un campione di Geocomposito C.B. e l’abbiamo usato isolatamente in un sistema di coltura sterile.

Le conclusioni sono state le medesime del precedente esperimento, ciò conferma che il rame è il componente attivo/responsabile nelle barriere del Geocomposito C.B.

Crescita nel suolo - Arabidopsis

Abbiamo anche coltivato piantine di Arabidopsis nel terreno, confinate da barriere di Geocomposito C.B. in questi esperimenti nessuna radice ha attraversato il Geocomposito C.B. ma sembravano esserci poche prove di inibizione della crescita delle radici nelle vicinanze del Geocomposito C.B. in effetti le radici sono cresciute abbastanza facilmente a ridosso dello strato di tessuto Geocomposito C.B.

Ciò suggerisce che la zona di inibizione è inferiore nel terreno che nell’agar a parità di tempo di esposizione del Geocomposito C.B.

Crescita nel suolo - pomodoro

Successivamente abbiamo testato piantine di pomodoro (Solanum lycopersicum). Abbiamo usato vasi in cui il nucleo centrale del terreno era circondato in modo discontinuo, su tutti i lati, da sezioni di Geocomposito C.B. o da tessuto di controllo.

In questi esperimenti nessuna radice è cresciuta in direzione del Geocomposito C.B. ma anche pochissime radici sono cresciute attraverso il tessuto di controllo. In generale, le radici hanno preferito crescere attraverso gli spazi tra il Geocomposito C.B. ed il tessuto di controllo, piuttosto che attraverso i tessuti stessi.

Abbiamo quindi provato vasi con dischi di Geocomposito C.B. posizionati a metà del vaso nel senso del diametro (orizzontalmente), separando il terreno nelle sezioni superiore e inferiore. Non abbiamo trovato radici cresciute nella sezione inferiore quando è stato fatto uso del Geocomposito C.B. ma allo stesso modo abbiamo trovato poche radici nella sezione inferiore con il tessuto di controllo.

In generale, le radici di pomodoro erano riluttanti a crescere attraverso entrambi i tessuti quando non avevano incentivi nel farlo.

Crescita in vermiculite/terreno - frumento

Abbiamo quindi modificato il nostro sistema, utilizzando tesi con il Geocomposito C.B. e tesi con geotessuto per la tesi di controllo. Abbiamo separato lo strato superiore di vermiculite dallo strato inferiore di compost maturo. Lo strato di vermiculite non ha sostanze nutritive, e quindi la crescita a lungo termine di una pianta in questi vasi dipende
dalla crescita attraverso il tessuto per accedere al terreno.

Questa configurazione offre quindi alle piante ogni incentivo a crescere attraverso i dischi di separazione se sono in
grado di farlo.

Crescita in vermiculite/terreno – poligono giapponese

Il poligono giapponese è una specie invasiva che si diffonde soprattutto attraverso il suo apparato radicale. Ha una crescita radicale molto più vigorosa rispetto alle specie precedentemente descritte. Come per il grano, abbiamo coltivato le piante in vermiculite priva di sostanze nutritive e compost ricco di sostanze nutritive che a secondo della tesi è stato usato un disco di separazione in Geocomposito C.B. ed in geotessuto a seconda delle tesi. I dischi sono stati fissati nei vasi per impedire alle radici di crescere attorno alla periferia dei dischi.

Conclusioni

Da questa combinazione di esperimenti, concludiamo che il Geocomposito C.B. è davvero una barriera efficace contro la crescita delle radici, anche da specie a forte radicamento come la Reynoutria japonica, poligono giapponese.

Nel sistema di coltura sterile, il Geocomposito C.B. è efficace suggerendo che la diffusione di ioni Cu2+ dal materiale crea una barriera chimica e una "zona di inibizione".

Guarda lo studio completo e le conclusioni degli effetti sulle radici del Geocomposito Copper Barrier >>


Tuttavia, risulta che nei brevi tempi utilizzati per la sperimentazione il Geocomposito C.B. risulta meno efficace nel terreno. Ciò suggerisce che la barriera chimica è più lenta a formarsi nel suolo, effetto alone. Appena installato nel terreno, in un primo tempo, il Geocomposito C.B. è più efficace come barriera pseudo-fisica; solo successivamente
quando la soluzione circolante nel terreno, prossima alla barriera di rame, si arricchisce dello ione ceduto dalla barriera, le radici nelle prossimità ne vengono inibite.

Conclusioni Generali

Dai dati che abbiamo raccolto, Geocomposito C.B. è chiaramente un materiale efficace e sicuro per bloccare la crescita delle radici.

Riteniamo che il Geocomposito C.B. in un primo momento, per quanto riguarda il terreno, agisca in gran parte come una barriera pseudo-fisica, nel senso che le radici devono entrare in contatto con il rame per essere inibite da esso.

I nostri risultati indicano chiaramente che il Geocomposito C.B. può formare una barriera chimica, ma il processo è lento anche in condizioni favorevoli.

Ciò suggerisce che l'efficacia del Geocomposito C.B. nel terreno aumenterà nel tempo.

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